domenica 20 maggio 2012

La rappresentazione dei progetti...nel tempo!

Ciò che è davvero fondamentale in un progetto è la sua rappresentazione, in maniera tale che non soltanto il progettista possa interpretarla, e che quindi sia compresa da chiunque voglia utilizzare la nuova macchina.

Da sempre, fino al Medioevo e al Rinascimento, il disegno del progetto era fine a raffigurare l'oggetto nella sua interezza e solo raramente era rappresentazione schematica dei meccanismi che agivano.
Il disegno tecnico vero e proprio è introdotto con la Rivoluzione Industriale, poiché diventa necessario spiegare attraverso i disegni i progetti esecutivi e le funzioni delle macchine.

Nel Medioevo non esistevano dei veri progetti, ma delle raffigurazioni che miravano semplicemente a illustrare la macchina. Villard De Honnecourt nel suo Taccuino ce ne da largamente esempio. I suoi disegni delle macchine non seguono alcuna regola fissa e trascurano particolari fondamentali a capirne i meccanismi.

Nel rinascimento si ha finalmente a che fare con della pura rappresentazione razionale, anche se non si può parlare ancora di disegno tecnico.
Filippo Brunelleschi é tra i primi a rappresentare i meccanismi in modo chiaro, in occasione del suo progetto della cupola di Santa Maria  del Fiore, anche se i suoi disegni sono fini principalmente alla rappresentazione d'insieme, e non al funzionamento delle parti. Con Francesco di Giorgio si pone l'attenzione sulle singole parti che interagiscono tra loro, e infine con Leonardo da Vinci il meccanismo è minutamente scomposto per studiarne il principio fisico.

Successivamente, con "i teatri delle macchine", si ha una larga diffusione del disegno come mezzo di comunicazione tecnica.
Infine è con la Rivoluzione Industriale del '700 che il disegno si evolve in modo da diventare fredda immagine della meccanica in azione.

I metodi utilizzati per la rappresentazione tecnica sono principalmente tre:

PROSPETTIVA, introdotta da Filippo Brunelleschi (1377-1446);
ASSONOMERTRIA, ideata per la prima volta da Bonaventura Francesco Cavalieri (1598-1647);
PROIEZIONI ORTOGONALI, concepite da Gaspard Monge (1764-1818).

Indubbiamente le due tecniche più adatte ai progetti sono l'assonometria e le proiezioni, in quanto permettono la rappresentazione non solo dell'oggetto ma soprattutto delle misure di esso.




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