"Non mi scoraggio, perché ogni tentativo sbagliato, scartato, è un altro passo avanti."
Sono queste le parole con cui Thomas Edison descrive il suo lavoro nel campo delle invenzioni. Questo è lo spirito con cui ogni progettista che si rispetti affronta l'arduo lavoro di trovare una soluzione per raggiungere i propri obiettivi.
Il tutto parte dal riscontro di un'esigenza, per poi elaborare un procedimento di risoluzione basato sui materiali e sugli strumenti che si hanno a disposizione. In molti casi gli stessi strumenti vanno migliorati per adeguarli ai lavori. Ferdinand Berthoud ne è un esempio, progettista di orologi e anche inventore degli utensili e delle macchine necessari per la sua attività.
I progetti non sono sempre stati realizzati, spesso si è trattato di semplici utopie, o proiezioni verso un futuro lontanissimo; certo è che spesso la spinta nasce da una spiccata fantasia o, come nel caso di Leonardo, dal "genio". La stessa etimologia del termine è chiara, progettare significa gettare avanti, proiettarsi e raggiungere uno scopo. Anche dal punto di vista non scientifico, rappresenta la programmazione di un qualcosa nei minimi particolari: è un'azione che nulla lascia al caso. Per questo, i veri progettisti sono nati solo con l'avvento della "tecnica del artesano", quando si ritenne necessario istruirsi per poter praticare un mestiere, e l'uomo diventò in grado di sfruttare la natura e le sue risorse per ottenerne dei benefici maggiori.